Scrittore Moscato Luigi di Montemurlo

LUIGI MOSCATO: Poeta scrittore romantico "Naif (autodidatta), soggettista cinematografico, nasce a Naro provincia di Agrigento nel 1934, nella terra di grandi come Sciascia, Pirandello, Tomassi, Verga, Camilleri, Crispi e altri, ma trapiantato a Montemurlo in Toscana.
Sin da piccolo si sente traboccare di un animo poetico e con tanta voglia di narrare, ma subito deve fare i conti con la crudeltà della guerra. A nove anni e mezzo viene mandato a pascolare un gregge in una brava famiglia a 15 chilometri da casa, scalzo per mancanza di possibilità e per 4 anni per uno stipendio annuo di 30 chili di farina e 5 chili di olio. Luigi Moscato accetta quella amara esperienza per rendersi utile alla famiglia, nell'era Mussoliniana, ma al tempo stesso si forgia ad una vita dura, che gli fa capire l'importanza di preparare un futuro per se, e per i suoi figli, perché non debbano avere le stesse tribolazioni. Da pastorello a contadino, ma la sua ambizione è l'edilizia; conosce così una specie di "santone" che lo aiuta e gli predice di diventare da lì a un anno un capo muratore e altre cose, che si avverano puntualmente. Ed infatti Luigi Moscato, con la forte carica di fare, abbraccia mille mestieri per i quali gli viene attribuita da esperti un' età di duecento ottanta anni di esperienza di vita vissuta, la quale più tardi si rivela la fonte inesauribile del narrare.
Arruolato fu commilitone di Enzo Trapani, Franco Franchi, e Giuliano Gemma, ignari questi del loro futuro. Luigi Moscato fa parte della banda reggimentale di Bergamo, dove prende parte ai festeggiamenti per l'elezione di papa Giovanni Roncalli. Nel frattempo ha modo finalmente di dedicarsi alla narrativa, passione che coltiva da bambino, iniziando così con i racconti di Classe di ferro, ma penalizzato dalla scarsa cultura e dal dialetto affida le sue opere per correzioni che puntualmente gli vengono plagiate. Così studia dattilografia e al posto del tema egli, porta alla sua insegnate una poesia, o una fiaba, o una novella, che la ragazza a sua insaputa fa pubblicare in una notissima rivista settimanale. Così ricco di genuinità, e di vita vissuta, protende la sua passione letteraria con racconti, fiabe e poesie che diventano testi scolastici; oltre alle pubblicazioni su noti quotidiani. L'autore segue la scia della narrativa "Giallorosa", per soggetti televisivi e cinematografici "fiction", per registi e produttori; suscitando così molto interesse di noti editori.
Nel 1995 insieme ad altri sei amici, Luigi Moscato con la sua esperioenza crea la: "Associazione Culturale Il Castello" Il simbolo viene disegnato dlla figlia Sonia, e l'associazione prende a vivere con pubblicazioni di alcuni libri. Ma negli anni duemila rimane vedovo e così afida la direzione alla consocia Signora Nicoletta Corsalini. La quale conduce egregiamente, mentre Luigi Moscato torna a dedicarsi alle sua opere.
Nel 1992 pubblica "SINFONIA UN CENERENTOLO NELLA VALLE DEL PARADISO" Il primo di una lunga serie di successi inaspettati componendo così una sua collana "SINFONI" composta finora di venti pregiatissimi volumi fra i quali sceneggiati, fiction ecc. e circa altri venti in fase di completamento.
Luigi Moscato è presente con testi poetici in molte antologie, partecipe a fiere del libro, viene premiato all'accademia del Marzocco di Firenze con "Anfora d'oro" e all'accademia del Fioriono di Prato, premio internazionale, con medaglia doro. "Fiaccola d'argento", a Valdarno di sotto per racconti sportivi per lettura scolastica, "targa d'argento" al club terzo millennio di Roma e vari diplomi. Luigi Moscato ama vedere le sue opere riportate sullo schermo ed è per questo che il suo interesse primario sono i soggetti televisivi e cinematografici, Fiction disponibili per registi e produttori ambiziosi. Le sue opere infatti sono come abiti cuciti su misura, ad attori e attrici, come ad esempio "Agostino" il burlo del paese e "statue parlanti" come un vestito da indossare da R. Benigni, e così via per tanti altri, e altre.